In questo articolo affronteremo brevemente il tema legato all’indipendenza delle mani nel momento in cui si decide di studiare pianoforte.
Infatti, questo particolare aspetto è alla base dell’intera tecnica pianistica.
- Pozzoli Studi di media difficoltà, per Pianoforte. Edizioni Ricordi - 90 pagine.
- POZZOLI E. (Autore)
Inoltre, continuando con la lettura, potrai trovare un punto di vista obiettivo sulla reale utilità di questi studi composti appositamente per sviluppare determinate abilità. Il tutto unito a una panoramica su un volume davvero utile per migliorare al pianoforte in modo meno meccanico e molto più musicale rispetto a metodi più diffusi come Hanon.
Stiamo parlando di Pozzoli: studi di media difficoltà.
Ma partiamo dal principio e scopriamo per quale motivo dovresti esercitarti sull’indipendenza delle mani al pianoforte, ma anche quali sono gli studi realmente utili per riuscire nell’impresa.
A tal proposito, devi sapere che nel momento in cui si decide di parlare di questo argomento così importante e delicato bisogna sempre iniziare dall’analisi di alcuni aspetti fondamentali conosciuti da ogni pianista professionista e non solo.
Innanzitutto, è fondamentale capire che non è possibile ottenere la completa indipendenza delle mani.
Ciò è dato dal fatto che ogni singolo brano composto fino a oggi presenterà le proprie specifiche difficoltà.
Di conseguenza, gli esercizi risulteranno utilissimi per sviluppare determinate abilità tramite l’apprendimento di specifiche sequenze digitali di base, ricorrenti nel repertorio pianistico, classico e moderno.
Dunque, gli esercizi, per quanto musicali possano essere, svolgeranno fondamentalmente un ruolo di supporto per il tuo sviluppo tecnico e ritmico.
Tuttavia, non focalizzarti troppo su di essi, poiché lo scopo del musicista non sarà quello di studiare solamente esercizi specifici, ma sarà quello di fare musica.
Per avere un’idea ancora più precisa a questo riguardo, possiamo distinguere due diverse tipologie di esecutori, ovvero:
- principianti
- e pianisti di medio livello.
Esercizi tecnici per pianisti principianti
Un pianista alle prime armi, prendendo come base di partenza un semplice brano, si ritroverà necessariamente a dover eseguire per la prima volta combinazioni ritmiche e sequenze digitali inedite ma che in futuro verranno incontrate regolarmente durante l’intero percorso di studi musicali.
Oltretutto, faranno la loro comparsa anche valori sconosciuti, tra cui i basilari quarti, gli ottavi, i sedicesimi, i trentaduesimi, i sessantaquattresimi e, in rarissimi casi, i centoventottesimi.
Il tutto senza considerare le variazioni possibili di questi valori, apportate da punti o doppi punti.
Chiaramente, le partiture presenteranno anche sequenze ben precise come, ad esempio, arpeggi e scale.
Quindi, come puoi vedere, chi è agli inizi incontrerà piano piano tutti gli elementi tecnici basilari che, combinati insieme, permetteranno il corretto esercizio della tecnica pianistica.
Tuttavia, è ovvio che, inizialmente, verranno affrontate piccole composizioni studiate per la formazione graduale del neo-pianista.
- Pozzoli Studi di media difficoltà, per Pianoforte. Edizioni Ricordi - 90 pagine.
- POZZOLI E. (Autore)
Così facendo, chi inizia a studiare pianoforte iniziando dalle basi potrà ottenere al più presto le prime soddisfazioni legate all’apprendimento di un brano dal capo al fine, ma anche verificare concretamente i risultati dell’impegno nello studio.
Dunque, alcuni esercizi specifici risulteranno straordinariamente utili per isolare i passaggi difficili e permettere allo studente di apprenderli al meglio abituando al contempo entrambe le mani.
Tecnica pianistica: gli studi di livello intermedio
Nel momento in cui verrà raggiunto un livello intermedio, la confidenza con la tastiera del pianoforte sarà decisamente più consistente e alcuni elementi basilari saranno ormai assimilati alla perfezione.
Tuttavia, l’aspetto da sviluppare ulteriormente sarà rappresentato dalla sincronizzazione della mano destra con la mano sinistra, soprattutto durante l’esecuzione di passaggi complessi.
In questo caso entrano in gioco gli esercizi specifici ancor prima di guardare a brani difficili come le celebri invenzioni a 2 voci, le sinfonie (invenzioni a 3 voci), o i preludi e fuga di J. S. Bach.
Proprio per questo motivo voglio fornirti una panoramica completa sul Pozzoli: studi di media difficoltà.
Infatti, scoprirai come questo libro, attraverso 31 studi molto orecchiabili e musicali, potrà aiutarti notevolmente nello sviluppo:
- dell’indipendenza
- della musicalità
- e della tecnica pianistica in generale
Quindi, senza perderci in chiacchiere, andiamo a vedere che cosa troverai nel momento in cui deciderai di acquistarlo e studiarlo.
Studi di media difficoltà: una breve e utile panoramica su questo testo di Ettore Pozzoli
Non appena inizierai a sfogliare questo libro di studi ti renderai conto come essi non siano disposti in ordine di difficoltà, ma vedrai che le composizioni saranno ordinate secondo uno schema che potremmo definire logico, poiché verranno proposti brani con specifiche difficoltà da affrontare prima con la mano destra e, nell’esercizio successivo, con la mano sinistra.
- Pozzoli Studi di media difficoltà, per Pianoforte. Edizioni Ricordi - 90 pagine.
- POZZOLI E. (Autore)
Ti basterà dare un’occhiata al primo studio per notare come esso sarà composto da quartine ascendenti e discendenti di sedicesimi da eseguire con la mano destra, per poi passare all’osservazione del secondo e vedere in che modo il medesimo schema sarà riproposto per la sinistra.
Dopodiché, continuando a sfogliare il volume di Pozzoli, si incontreranno diverse difficoltà, tra cui composizioni a 2 e tre voci, ma anche tempi semplici e composti.
Il tutto dovrà poi essere eseguito rispettando tutti i segni di espressione come, ad esempio, legature di portamento e dinamiche ben definite, mettendo in risalto sempre la voce melodica e principale.
Quindi, come avrai intuito, gli studi di media difficoltà proposti dal Pozzoli risulteranno molto efficaci, non soltanto per il tuo sviluppo tecnico, ma anche per migliorare la tua musicalità.
Di conseguenza, questi ultimi saranno molto importanti durante il tuo percorso di studi e ti condurranno via via ad affrontare brani di repertorio sempre più complessi e nei quali, con tutta probabilità, ritroverai gli schemi e le sequenze digitali proposti da questi 31 esercizi.
Inoltre, essi rappresenteranno un valido aiuto nel caso in cui volessi risolvere problematiche precise o lacune di natura tecnica, poiché potrai individuare, già a colpo d’occhio, il dettaglio sul quale desideri lavorare e affrontarlo non solo tecnicamente ma anche musicalmente.
Insomma, nulla a che vedere con il più conosciuto e universalmente utilizzato Hanon: il pianista virtuoso.
A questo punto non ti resterà da fare che scegliere lo studio che più ti piace e iniziare a leggerlo seguendo la classica prassi dell’esercizio a mani separate prima di passare alle mani unite e dell’esecuzione da lenta a veloce, preferibilmente sotto la guida di un insegnante preparato che saprà sicuramente accompagnarti nel tuo percorso di crescita artistica.
- Pozzoli Studi di media difficoltà, per Pianoforte. Edizioni Ricordi - 90 pagine.
- POZZOLI E. (Autore)
Infine, sappi che quando affronterai questi esercizi incontrerai uno stile pianistico principalmente molto brillante. Questo saprà darti molte soddisfazioni per quanto riguarda il suono ma ti consentirà di divertirti durante ogni esecuzione, migliorando al contempo il tuo bagaglio di conoscenze tecniche.
Christian Salerno
ciao,
seguo da tempo il tuo blog e visto che hai tirato in questione il pozzoli "studi di media difficoltà" potresti fare un elenco progressivvo dei brani da studiare?
grazie