Per la stragrande maggioranza dei campi della conoscenza umana è valida una verità: iniziare a studiare da piccoli rappresenta la scelta migliore.
Questo è dato dal fatto che la mente dei più piccoli si comporta come una spugna in grado di assorbire nuove conoscenze di ogni tipo: lingue straniere, sport, matematica e, chiaramente, anche la musica.
Le prime lezioni di pianoforte, spesso e volentieri sono riservate alla teoria e alle nozioni principali, motivo per cui necessitano di un’importante dose di concentrazione accompagnata da una grande capacità di ascolto.
Quest’ultima non è sempre in possesso dei più piccoli, ma risultano importanti anche la memoria e la reattività necessaria all’apprendimento.
Di conseguenza, imparare a suonare il pianoforte da bambini, rappresenterà sicuramente un vantaggio.
Tuttavia, è possibile iniziare lo studio di questo strumento anche a 40 anni, infatti, nonostante le modalità di insegnamento e le necessità siano obbiettivamente diverse, nulla vieta di apprendere o rende impossibile la pratica pianistica.
Dunque, vediamo nel dettaglio in che modo è possibile destreggiarsi nello studio pianistico anche se sei un adulto alle prime armi.
Adulti vs bambini: le differenze nel metodo di studio
Come precedentemente accennato, l’approccio musicale e quello al pianoforte sono chiaramente diversi in base all’età dello studente. Infatti, gli adulti hanno già le proprie preferenze musicali, così come una cultura ormai consolidata per tutto ciò che concerne la musica.
Tuttavia, a causa dell’errata percezione legata all’apprendimento musicale in tarda età, mentalmente il compito può diventare più difficile.
Per fortuna, questo ostacolo psicologico è relativamente semplice da superare.
Quindi, specialmente agli inizi, il compito di un bravo insegnante sarà principalmente quello di accompagnarti durante il superamento di questi ostacoli. Dopodiché una volta cambiato l’approccio mentale sarà possibile continuare e imparare seriamente a suonare il pianoforte.
Oltretutto, per i pianisti amatoriali, le prime soddisfazioni sono rese possibili grazie alla natura stessa dello strumento. Infatti sfruttando la meccanica e il suo funzionamento a corde percosse sarà possibile sin da subito ascoltare ogni singola nota, a differenza di quanto accade con strumenti diversi come, ad esempio, quelli ad arco.
Chiaramente, ciò non significa che lo studio del pianoforte sia semplice, ma l’approccio sarà senza dubbio più immediato e intuitivo.
L’apprendimento pianistico negli adulti
Insegnare pianoforte a un adulto, in alcuni casi può essere un’esperienza difficile e sempre in bilico tra il successo e il fallimento, ma per un insegnante è un compito avvincente e ricco di soddisfazioni.
Innanzitutto, è fondamentale creare un clima di tranquillità e di fiducia, decisamente diversa da quella che spesso si forma automaticamente con gli studenti più piccoli.
Dopodiché sarà necessario procedere per piccoli obbiettivi, mantenendoli sempre chiari e precisi, dandoti dunque modo di seguire un percorso mirato e di imparare nel modo migliore a suonare questo meraviglioso strumento musicale.
Iniziare a suonare il pianoforte a 40 anni
Le differenze principali tra gli studenti più giovani e quelli adulti sono facilmente riscontrabili nel contenuto delle lezioni stesse. Tuttavia, il fattore più rilevante è sempre la chiarezza degli obbiettivi da raggiungere nel corso del tempo e il loro raggiungimento procedendo per piccoli passi.
Oltretutto, l’insegnante dovrà tenere in considerazione anche la tua cultura musicale e i tuoi gusti personali, rispettando i tuoi tempi di apprendimento e le tue necessità.
Dunque, un buon corso di pianoforte dedicato anche agli adulti è fondamentale e ti darà modo di approfondire le tue conoscenze grazie ai consigli dell’insegnante. Ricorda però che sarà importante anche il tuo esercizio giornaliero al fine di raggiungere i risultati sperati.
Infatti, nello studio del pianoforte, la regolarità sarà da preferire rispetto alla durata di ogni sessione di apprendimento, tant’è che specialmente agli inizi possono bastare davvero pochi minuti al giorno di pratica pianistica.
Approccio pianistico per adulti: imparare, ricordare e raggiungere gli obbiettivi
Iniziamo con il sottolineare il fatto che un adulto non è più lento di un bambino. Infatti, grazie alle conoscenze di base e all’organizzazione è possibile compensare in modo efficacie la mancanza di tempo dovuta a impegni di ogni tipo.
Gli adulti sono anche più capaci di portare la concentrazione sulle cose essenziali e di conseguenza accorgersi prima delle eventuali carenze e dei margini di miglioramento reali. Tutte caratteristiche importanti sia per te che stai imparando che per il tuo insegnante.
Infatti, imparare a suonare il pianoforte in età adulta è esattamente come dedicarsi all’apprendimento di una lingua straniera.
È necessario del tempo, e il risultato non è immediatamente riscontrabile. Tuttavia, l’importante, come in tutte le cose, è la perseveranza e lo studio costante.
Dopodiché, una volta acquisite tutte le basi necessarie, i miglioramenti saranno via via sempre più rapidi, e decisamente superiori rispetto a quelli dei più piccoli.
Il ruolo fondamentale dell’insegnante per l’apprendimento in età adulta
Il ruolo del tuo insegnante di pianoforte sarà diverso a quello che ricoprirà durante l’insegnamento a un bambino, ma sarà sempre fondamentale.
Prima di tutto, l’approccio sarà completamente differente, e si dovrà creare un clima di reciproca fiducia in modo tale da migliorare il tuo coinvolgimento.
Di conseguenza, non aspettarti un percorso di studi troppo scolastico, ma al contrario uno più studiato e su misura per le tue necessità.
Chiaramente, oltre agli insegnamenti necessari, sarà importante anche la tua capacità di lavoro in totale autonomia, senza dimenticare la giusta dose di autocritica utile per crescere musicalmente e le riflessioni su quanto si sta studiando.
Corsi di pianoforte per adulti: l’età non conta
Come hai avuto modo di vedere se seri arrivato fin qui, non esiste un oggettivo limite di età per imparare a suonare il pianoforte. Quindi, che tu abbia 40, 50 o 60 anni ricordati che sarà sempre possibile apprendere una nuova capacità.
Chiaramente sanno necessari alcuni piccoli sacrifici per progredire e ottenere de buoni risultati.
Innanzitutto, ti accorgerai tu stesso di quanto sia importante una buona dose di pazienza, specialmente agli inizi e quando i risultati sembrano tardare ad arrivare. Inoltre, anche la fiducia in te stesso sarà di fondamentale importanza, così come la tua forza di volontà.
Se sei in possesso di tutte queste caratteristiche potrai procedere, ma ricordati sempre che la costanza sarà sempre la chiave per il tuo miglioramento, tanto per quanto riguarda le lezioni di strumento, tanto per il tuo esercizio quotidiano una volta a casa.
Quest’ultimo non dovrà essere troppo lungo, ma il più frequente possibile. Così facendo migliorerai in maniera più veloce.
Infine, ricordati sempre di procedere per gradi ascoltando il tuo insegnante e di non avere fretta.
Quest’ultima rappresenterà proprio il pericolo più grande per il tuo apprendimento, specialmente in un’attività come lo studio del pianoforte, in quanto potrà addirittura danneggiare i risultati ottenuti procedendo per gradi e costringendoti, in alcuni casi, a cambiare brano per ricominciare da capo senza dover correggere grandi errori.
Ottimo articolo, in un certo senso si affronta la musica con più maturità e consapevolezza
Verissimo Francesco! Come sempre, le cose che all'inizio sembrano noiose, dopo un tot di anni capisci che sono magnifiche. Quante sono le persone che odiano Bach da piccoli ma poi arrivano ad amarlo solo dopo i 20-30 anni? 🙂
Beh… io ho iniziato ai miei 52 anni, ora ne ho 54…. Mai scelta fu più azzeccata!! Ed il bello è che più si apprende più si ha voglia di imparare…. Unico requisito: la passione…. Il resto è dettaglio
Ciao Christian,tutto ciò che hai detto è verissimo…io posso dirti di essere uno di quelli che ha scoperto la voglia di mettere le mani su quella tastiera a 35 anni…ora ne ho 38 studio con un maestro privato e mi esercito tutti i giorni, non sono ancora il pianista che vorrei essere,ma suono e leggo lo spartito dei brani per il mio livello, ma ogni tanto mi cimento anche in brani più difficili proprio per stimolare la voglia di imparare…Volere è potere e fissarsi un obbiettivo è fondamentale per studiare il piano…in più ho esaudito anche il desiderio di possedere un mezza coda😆…cosa volere di più. Suonare a 40 anni e più è possibile! Ti seguo sempre bye bye …
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Ciao Christian…leggo sempre con molto piacere tutti i tuoi articoli che ritengo estremamente interessanti e motivanti a qualsiasi livello pianistico, dai principianti ai professionisti. Un saluto da un tuo "collega", anche se non abbiamo mai avuto il piacere di incontrarci. Complimenti e… ad maiora!
Carissimo Rossano, che gran piacere leggere il tuo commento! Spero che potremmo incontrarci presto, ma sono certo che questo accadrà! Un abbraccio e a presto! 🙂
Caro Christian,
è sempre gioioso e fantastico sapere che le anime belle sono anche umili!
Condivido, si tratta di folgorazione, irrazionalità, un significato svuotato di parole l'amore per il pianoforte
La mia tendinite si fa sentire ma non riuscirà mai a separarci
Grazie per aver condiviso le tue emozioni e le tue esperienze
E di certo, da lassù, il caro nonno ti vede ed è orgoglioso di te!
Ti abbraccio
40 anni e non solo!!!…io ho iniziato a 58 (in vero una piccola esperienza chitarristica da ragazzo…ma poi un vuoto di decine di anni), quello che dice Christian vale anche per i più maturi…, provare per credere!!!.
Verissimo. Io ho cominciato a 51 anni. Qualche piccolo trascorso tra i 13 e 17 anni interrotto bruscamente per motivi vari. Quando ho avuto il coraggio di riaprire il coperchio del pianoforte la mia esistenza è cambiata in modo drammatico. Non solo, mi sto convincendo che i limiti ce li mettiamo da soli. Non è una passeggiata se lo si fa seriamente, ma la soddisfazione è francanente immensa. Grazie Christian per il questo post. Speriamo che stimoli anche i più dubbiosi
Verissimo. Io ho cominciato a 51 anni. Qualche piccolo trascorso tra i 13 e 17 anni interrotto bruscamente per motivi vari. Quando ho avuto il coraggio di riaprire il coperchio del pianoforte la mia esistenza è cambiata in modo drammatico. Non solo, mi sto convincendo che i limiti ce li mettiamo da soli. Non è una passeggiata se lo si fa seriamente, ma la soddisfazione è francanente immensa. Grazie Christian per il questo post. Speriamo che stimoli anche i più dubbiosi
Io ho cominciato a 47 anni ed ora sono già 4. È faticoso non lo nego ma lo rifarei ancora e ancora e ancora….
Ciao Christian, mi piace questo tuo articolo, il problema legato alle articolazioni e alla mobilità delle dita non l'hai trattato, puoi dirci qualcosa in più?
Immagino che per un bambino sarà possibile sviluppare una mano con estensione in stile Rachmaninov, cosa non facile se non impossibile per un adulto, è vero questo?
Grazie.
Ho iniziato a studiare pianoforte a 55 anni, ho resistito per due anni e poi ho smesso perché non riuscivo a studiare con regolarità.
Ho ripreso ora che sono in pensione, a 66 anni, ed è già un anno che seguo con regolarità, studiando almeno un paio d’ore al giorno, cosa fondamentale. Ho acquistato un pianoforte acustico, altra considerazione fondamentale.
Il mio consiglio: si può iniziare con una tastiera digitale pesata, ma appena possibile è sempre meglio passare ad un pianoforte acustico anche di seconda mano, non c’è confronto che tenga. Se proprio si può suonare solo di sera si trovano anche pianoforti acustici con il silenziatore (non la sordina) per ascoltare il suono in cuffia.
Andare soltanto a lezione per studiare solo un’ora a settimana può esser sufficiente i primi due mesi, forse tre, poi serve esercizio, almeno mezz’ora al giorno. Alla mia età so che non diventerò un pianista per orchestra, non farò concerti, ma quanti diplomati del conservatorio, pur avendo iniziato da ragazzi, fanno parte di un’orchestra o vanno in giro per concerti? Anche a settant’anni si può godere del piacere che procura il suonare uno strumento e magari si può anche suonare in un gruppo.
Buongiorno Christian. Ho 71 anni ed ho cominciato 5 anni fa all’età di 66, i primi tre anni è stata dura perché dalle dita non usciva nulla, ed era veramente una noia sentirmi. Oggi comincio a sentire i primi pezzi, finalmente. Ho scelto Piano Jazz, ed il mio Maestro mi ha iniziato allo Stride ed all’Armonizzazione. Ho iniziato da un mese lo studio dell’improvvisazione, penso che ci vorranno 5 o 6 anni per riuscire a fare le mie prime improvvisazioni.
Arriverò dove arriverò, l’importante è che io mi diverta con questo strumento fantastico.
Ciao e grazie a tutti. Rino
bravissimo, tutto quello che hai scritto è vero! Gli adulti hanno meno prontezza di cervello ma hanno una capacità di concentrazione, disciplina e volontà che spesso un bambino non ha; ci metteranno di più, ma ce la faranno lo stesso; faranno bene anche se non avranno tanto tempo per studiare, ma lo impiegheranno meglio; hai fatto bene a scrivere questo articolo, incoraggerà molti adulti appassionati di piano; penso che tu sia un vero maestro, cioè capace di trasmettere un insegnamento; un caro abbraccio