Le feste natalizie sono il momento più magico dell’anno, e le canzoni di Natale rappresentano senza dubbio un grande classico in grado di allietare qualsiasi banchetto in famiglia e di portare tanto calore anche alle serate più gelide.
Questi brani entrano a far parte del repertorio di qualsiasi pianista, che nel corso degli anni compine un suo personale tesoretto di pezzi da suonare in occasioni speciali come la sera della Vigilia.
Se hai deciso da poco di approcciarti alla tastiera, di seguito troverai alcuni spunti che ti porteranno al punto di partenza giusto, proponendoti alcuni brani facili ma che rientrano a pieno titolo tra i must che non possono assolutamente mancare.
Tra questi troverai dei pezzi allegri, coinvolgenti, mentre altri dal taglio più solenne, sia per melodia che per tema. Alcuni sono a sfondo religioso mentre altri decisamente popolari e spensierati, ma tutti ti immergeranno nella magia delle feste e ti forniranno gli strumenti per trasportare nell’allegria parenti e amici che ti ascolteranno.
Ti stupirai di quanto è semplice imparare questi brani, ma un’esecuzione perfetta richiede comunque del tempo per essere conquistata, quindi dai subito un’occhiata agli spartiti che trovi in PDF pronti per essere scaricati e preparati a diffondere il tuo spirito natalizio!
Spartito Bianco Natale per Pianoforte
Iniziamo con un vero brano da record, che forse proprio per la sua semplicità ha saputo incantare il mondo intero: Bianco Natale, composto da Irving Berlin, infatti, ha visto susseguirsi diverse versione tradotte, tra le quali quella in lingua italiana che sicuramente anche tu conosci (l’originale era in inglese, e aveva come titolo White Christmas).
Inoltre, le vendite ammontano a ben 50 milioni di copie, piazzandolo niente meno che al primo posto tra i singoli discografici più venduti di sempre. Niente male come punto di partenza, no?
Ma entriamo maggiormente nello specifico di questo pezzo: il tema, come suggerisce il titolo, è riferito alle giornate invernale copiose di neve, e la stessa leggerezza del ritmo sembra ricondurre alla lentezza con la quale i fiocchi scendono fino a depositarsi sul suolo.
Niente più della neve è in grado di coronare un Natale perfetto, e niente più di un brano ad essa dedicato riesce a scaldare una giornata gelida.
Il suo compositore era consapevole fin dall’inizio del potenziale che aveva la sua creatura, quando le diede vita nel 1940, e ben presto iniziarono a fiorire le incisioni da parte di altri artisti. Quella di maggiore successo è sicuramente quella di Bing Crosby del 1942, vincitrice del Premio Oscar l’anno successivo come migliore canzone e anche del Grammy Hall of Fame Award nel 1974.
lo stesso Corsby fu protagonista, nel 1954, di una trasposizione cinematografica che riportava lo stesso titolo della canzone e che registrò il più grande successo di quell’anno.
Lo spirito gospel originario vide, nel corso della storia, diverse trasformazioni che diedero alla luce altrettante versioni da parte di numerosi artisti, fino ad arrivare al 2006 e all’interpretazione di Bobby Solo, che si prodigò in note jazz. Insomma, un vero classico che non può mancare nel tuo repertorio natalizio, che imparerai facilmente e che al pianoforte suonerà ancora più delicato e leggero.
Jingle Bells Spartito per Pianoforte
Sempre attuale e intramontabile, sembra impossibile credere che Jingle Bells abbia tagliato il traguardo dei 160 anni (la sua composizione, infatti, risale al 1857).
Oggi tutti lo conosciamo, e probabilmente anche a te capita inconsapevolmente di intonarlo, con maggiore frequenza man mano che si avvicina il periodo natalizio.
Il ritmo cadenzato in modo da ricreare il suono dei campanelli che preannunciano il passaggio della slitta di Babbo Natale sarà ancora più trillante quando lo eseguirai al pianoforte, e porterai all’attenzione di amici e parenti un pezzo che ha segnato la storia dei canti natalizi, dettando dei parametri ai quali sembra doveroso conformarsi per poter rientrare nel compendio dei classici.
Eppure forse ti stupirà scoprire che inizialmente Jingle Bells non era destinato a diventare un pezzo adatto alle festività. Le campanelle di cui si parla nel testo, infatti, appartengono a una slitta, ma non a quella di Santa Claus: il riferimento è infatti rivolto alle corse in slitta che si tenevano nel Massachussetts, di dove era originario James Pierpont, il padre della canzone.
Una seconda versione, invece, suggerisce che il tintinnio potrebbe richiamare quello del ghiaccio all’interno dei bicchieri pronti per il brindisi. Il tono era forse troppo leggero, a tratti inadeguato per la posizione sociale che Pierpont ricopriva, e pertanto modificò alcuni versi, rendendo il brano adatto per essere cantato e suonato durante il Giorno del Ringraziamento.
L’esibizione degli allievi del musicista ebbe un tale successo che venne richiesto un bis proprio per il giorno di Natale, ed ecco che così Jingle Bells divenne il titolo della versione definitiva di questo pezzo divenuto storia che, tuttavia, impiegò parecchio a trovare la sua destinazione.
A Natale Puoi Spartito per Pianoforte
Anche la storia di A Natale Puoi, recente successo musicale del 2005, è particolare, e inizia, proprio come potresti pensare, dalla pubblicità del pandoro.
A tale scopo, Francesco Vitaloni cercava un motivetto breve, della durata di una trentina di secondi, che fosse adatto insomma a prendere posto in uno spot pubblicitario. La principale fonte di ispirazione sono stati l’ascolto dei Beatles e dei Genesis, e l’aiuto dei figli.
Fu proprio la figlia del compositore, di nome Alice, a dare per prima voce alle parole che in breve sarebbero divenute un tormentone invernale, e a incarnare l’innocenza angelica di una bambina che aspetta il Natale come occasione per fare ancora di più del proprio meglio rispetto a quanto si fa solitamente, come momento di condivisione, di gentilezza e altruismo.
Se poi il successo ha sconfinato oltre il mondo mediatico, rendendo A Natale Puoi un must delle recite scolastiche e dei piccoli concerti, probabilmente ciò si deve al fatto che il prodotto non sia mai citato, ma che il brano sia una pura celebrazione dello spirito della festività in sé.
Oggi il brano è amatissimo da grandi e piccini e sicuramente è uno dei brani più semplici in grado di catapultare direttamente nel vivo del Natale e della sua aria di festa, in un modo meno esuberante ma più modesto e riflessivo.
Se A Natale Puoi entrerà nel tuo repertorio, otterrai sicuramente un successo fantastico. Qui sotto trovi lo spartito per iniziare subito ad esercitarti!
Tu Scendi dalle Stelle Spartito per Pianoforte
Uno dei brani più belli e popolari, in grado di trasmettere anche il lato del mistero religioso che avvolge il Natale, è Tu Scendi dalle Stelle, le cui origini sono piuttosto antiche e risalgono al 1754, per mano di Sant’Alfonso Maria de Liguori, che ne compose anche una versione in napoletano dal titolo Quanno nascette Ninno, che poi venne quasi accantonata proprio per la difficoltà di diffusione che poteva avere una canzone in dialetto.
Se di certo conosciamo il nome dell’autore, molti altri aspetti di questo brano rimangono avvolti nell’ombra, a cominciare dalle circostanze e dal luogo in cui fu composto.
Una versione vede la nascita di Tu Scendi dalle Stelle nel Convento della Consolazione a Foggia, mentre un’altra a Nola, dove il santo si era recato per un ciclo di predicazioni e lo compose a casa del suo ospite,
Don Michele Zambaldelli il quale, trovando lo spartito provvisorio, se ne impadronì di nascosto.
I suoni ricordano principalmente quelli emessi dagli strumenti degli zampognari abruzzesi (che conferiscono anche l’appellativo di Pastorale al brano), ma anche l’arrangiamento al pianoforte fa una splendida figura, conferendo un tocco di delicatezza a un pezzo mistico che, probabilmente, è uno tra i primi canti natalizi che tutti noi abbiamo sentito da piccoli e che ancora adesso ricordiamo con tenerezza. Solitamente ne intoniamo le prime due strofe, ma ti stupirai vedendo che lo spartito ne prevede addirittura sette! Non farti spaventare dalla lunghezza: anche in questo caso l’esecuzione sarà molto semplice.
O Tannenbaum Spartito per Pianoforte
Forse ti chiederai quale sia l’ultimo dei brani che ti proponiamo, leggendo il titolo, ma in realtà sicuramente anche in questo caso si tratta di una canzone che conosci: O Tannenbaum è il titolo originale del brano che tutti conosciamo come L’Albero di Natale.
È infatti un canto popolare tedesco, le cui origini non sono accertate in modo preciso nel tempo: molti studiosi parlano del XVII secolo, ma altri addirittura del Medioevo.
Non è noto il nome dell’autore, ma sappiamo per certo che la prima pubblicazione avvenne nel 1799, anche se consisteva solo nella prima strofa: la seconda e la terza vennero aggiunte solo successivamente, nel 1824.
A ciò seguirono anche numerosi adattamenti in altre lingue, che tuttavia modificarono il significato originario del brano, che voleva essere un inno all’abete e al suo essere un sempreverde, simbolo di forza e intramontabilità. Di fatto, tannenbaum in tedesco significa semplicemente “abete“, non “albero di Natale”.
Le rivisitazioni comportano invece l’aggiunta di descrizioni di palline e luci colorate, che celebrano la bellezza di un albero agghindato a festa, capace di riempire di gioia il cuore di chi lo ammira. Ecco così che un inno alla vita divenne l’inno alla vita per eccellenza, ovvero la celebrazione del Natale e del suo lato mistico, che viene però affrontato da un punto di vista prettamente simbolico e non religioso.
Allo stesso modo, scaricando lo spartito e imparando ad eseguire questo brano, riuscirai a incantare i tuoi ascoltatori insieme al tuo pianoforte, portando un classico le cui radici si perdono nella notte dei tempi e nell’aura del mistero.
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