Due giorni fa stavo dando l’ultima lezione di pianoforte a Elisa prima della pausa estiva. Doveva preparare un brano scritto da me. Si trattava di un brano semplice, scritto in stile moderno.
Così dico “allora, sentiamo il brano?”
Elisa mi guarda e mi dice: “Guarda, a dire il vero non ho studiato il tuo brano. Però ho studiato come una matta quest’altro brano” tirando fuori un preludio colorato di Remo Vinciguerra.
Così le chiedo incuriosito: “Ah sì? Come mai proprio questo brano?”
Mi risponde “Perché l’ultima volta a lezione mi avevi detto che questo brano era troppo difficile per me. Quelle parole mi hanno segnata. Così sono andata a casa. Non ho guardato la Tv questa settimana, ho anche trascurato un po’ il mio compagno ma ogni minuto libero l’ho dedicato allo studio di questo brano. Tutto questo, per dimostrarti che ti sbagliavi”.
Così inizia a suonarmelo. È molto tesa. Si vede che vuole farmi vedere il frutto del suo duro lavoro e che non ammette errori.
Finisce il brano e tutto quello che mi viene in mente è “Wow…”
Non ci credevo!!
Generalmente quel brano viene portato per 2, 3 o anche 4 lezioni. Come ha fatto da sola a fare tutto questo e per di più in una sola settimana? Risposta: grazie alla tenacia.
La tenacia è un fattore essenziale per la trasformazione del tuo desiderio in realtà. La base della caparbietà è la forza di volontà. Elisa ha dimostrato che se si vuole davvero, in una settimana si possono fare grandi cose.
Quando andiamo su Youtube e vediamo suonare grandi pianisti, sembra di vedere la cosa più naturale e semplice del mondo. Poi quando ci mettiamo al piano ci rendiamo conto delle infinite difficoltà che ci si presentano.
Pianisti non si diventa “a caso” (come dico nel mio libro roba da pianisti).
Noi vediamo solo il (passami il termine) “prodotto finito“, ma dietro ci sono anni e anni di camicie sudate e di sacrifici. Anni e anni di uscite mancate con gli amici, di feste a cui non si è preso parte. Tutto questo può essere frainteso per essere spietati o freddi ma la verità è che quando hai un obiettivo da seguire e hai la forza di volontà per farlo, vai a testa bassa, fregandoti dalle mille distrazioni che la vita ti pone ogni giorno.
Volontà + determinazione + costanza = Risultati
La maggior parte delle persone è pronta a dimenticare i propri obiettivi, rinunciando al primo segno di sfortuna o difficoltà. Alcuni, invece, insistono malgrado le difficoltà, finendo spesso per vincere.
Probabilmente non c’è nulla di eroico nell’essere tenace, ma questa qualità è essenziale per partire da un punto A ed arrivare al punto B nel più breve tempo possibile.
Quindi ciò che bisogna battere è l’incostanza. Questo è il difetto più diffuso che rende le persone inconcludenti. Essere volubili e discontinui non porterà mai a realizzare e concludere un percorso. Queste persone rimangono poi in mano sempre con un pugno di mosche. Sono affascinate dal piacere della novità, dal sognare ad occhi aperti, che preferiscono il sognare al fare con l’unico problema che è solo il fare che ti porterà dei risultati.
Come si vince dunque l’incostanza?
Su un libro di Napoleon Hill che mi è stato regalato da Anita (altra studentessa che si impegna molto a cui auguro ogni bene per il suo nuovo percorso lavorativo) riporto questa frase che è magnifica:
La facilità con cui si vince l’incostanza dipende interamente dall’intensità del proprio desiderio.
Non esistono dunque persone che sanno suonare il pianoforte e persone che non sanno suonare il pianoforte. Esistono solamente persone tenaci e non tenaci.
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