Studiare musica non è certo un gioco da ragazzi, ed ecco perchè è importante cercare di fare una buona seduta di studio. Che cosa intendo con questo?
Significa studiare poco ma bene. Come ben sai, mezz’ora fatta per bene vale sempre di più di un’ora fatta male.
Per studiare bene bisogna essere tranquilli e non avere nient’altro da fare. Lo so che ognuno di noi ha sempre mille impegni, ma bisogna cercare di ritagliare sempre un minimo di spazio allo studio. Non dico tanto, anche 30 minuti possono bastare se questi vengono fatti con cura.
Penso che 30 minuti tutti siamo in grado di ritagliarli per la musica. Quindi, prendi il tuo libro che stai studiando, armati di matita e gomma e procedi con lo studio.
Come si effettua un buono studio?
Lo si effettua prendendo lo spartito e studiandolo lentamente e a mani separate. Questo perchè in uno spartito ci sono troppe finezze e particolari da tenere in considerazione per una buona esecuzioni, e quindi se lo studiamo a mani unite, salteremo un sacco di particolari.
Ecco perchè anche i grandi pianisti studiano nuovi brani a mani separate. Questo studio perciò non lo fanno solo i neofiti, ma lo fanno tutti, proprio per avere una maggior cura sulla spartito e per riuscire a dare una propria interpretazione al pezzo, senza fare un’esecuzione troppo meccanica e attinente al testo.
Lo studio a mani separate serve per moltissimi scopi. Come abbiamo detto, serve per non tralasciare particolari, ma serve soprattutto per controllare bene la diteggiatura. E’ importante verificare questa nei passaggi difficili, ed è importante eventualmente cambiarla se questa proprio non ci sta bene. Perciò con la matita, segnati i numerini sopra le note dei passaggi difficili e cancella la diteggiatura segnata, solo se ti è scomoda.
Quindi, tramite una prima passata a mani separate, controlli la diteggiatura. Con una seconda, passata a mani separate, riusciamo a suonare bene alcune note che al primo impatto sbagliavamo o che avevamo letto male.
Nelle passate seguenti si cerca invece di imparare per bene il brano a mani separate, e solo quando si sarà abbastanza sicuri le si uniranno.
Lo studio a mani separate è il processo più importante, e non bisogna aver fretta nell’unire le mani, perchè è proprio qui che si acquisisce la tecnica. Può passare anche una settimana abbondante prima di poter unire le mani. Ovviamente questo intervallo di tempo che intercorre tra le mani separate e quelle unite dipende dalla difficoltà del brano.
Dopodichè quando si uniscono le mani, bisognerà pensare anche al processo di interpretazione. Ovvero cominciare a badare ai segni di dinamica e di agogica e cominciare a pensare ad un proprio stile. Quando ascoltiamo gli altri per esempio su Youtube, ci può venire spontaneo imitarli, soprattutto quelli che ci sono piaciuti di più. Però la cosa migliore è trovare una propria strada, e trovare quelle finezze che rendono il brano nettamente superiore. Non è facile ma ti farò vedere nel prossimo video cosa intendo con “Trovare una propria interpretazione”.
Christian Salerno
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