Ultimamente è arrivato un nuovo allievo, un ragazzo piuttosto giovane, Matteo, che ha da sempre suonato gli accordi con entrambe le mani, con il solo scopo di accompagnare.
Accompagnare è bello, certo, se si suona in un gruppo, se si suona in un duo, trio, quando si accompagna un violino, o un/una cantante. Ma quando si suona da soli? Cosa si accompagna? La propria voce? Certo, sarebbe interessante, ma se siamo stonati e non cantiamo neanche? Beh allora bisogna imparare anche a suonare il pianoforte.
Infatti, lo scopo di Matteo è quello di iniziare a prendere confidenza con lo spartito musicale, e quindi col pentagramma, e non più solo con gli accordi e testo (il che fa molto chitarra).
Così gli sto preparando esercizi appositi che riusciranno piano piano a farlo diventare un buon pianista che legge in chiave di Sol e in chiave di Basso, che ha l’indipendenza delle mani, e che non sarà indipendente da qualsiasi altro tipo di strumento. Non accompagnerà solamente, ma sarà per una volta lui il solo protagonista.
Presumo che non è il solo ad avere questo “problema” se così lo si può chiamare. Anzi per me è quasi un bene poichè ritengo che partire da un buono studio di base dell’armonia e in particolare degli accordi aiuta in maniera non indifferente e velocizza lo studio del pianoforte, quindi la strada per noi sarà totalmente in discesa.
Qui di seguito puoi scaricare l’esercizio che contiene la linea melodica con la destra, mentre ha gli accordi scritti sotto forma di sigla per la sinistra.
Christian Salerno
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