Preferisco gli studi agli esercizi di pianoforte.
Gli studi sono molto più facili da ascoltare, sono belli da eseguire, hanno un senso, mentre gli esercizi sono spesso monotoni, ed eseguirli è una vera e propria tortura per le nostre orecchie.
Ho letto più volte che bisognerebbe cercare di rendere anche gli esercizi dell’ Hanon e gli esercizi delle scale in modo musicale ma..qualcuno mi spiega come si fa? Come si fa a rendere musicale qualcosa che già si suo non lo è?!
Gli studi invece vanno studiati proprio come se si studiasse un brano musicale, quindi bisogna seguire questi passaggi:
- Studio a mani separate e controllo della diteggiatura senza dinamica
- Studio sicuro a mani separate, portando il brano alla velocità del 120%
- Iniziare ad unire le mani a velocità dimezzata, senza tener conto delle dinamiche
- Portare il brano a poco a poco alla giusta velocità
- Studiare le dinamiche e rispettarle rigorosamente
- Cercare di interpretare lo studio. Non bisogna mai dimenticarsi che noi siamo degli interpreti, perciò dobbiamo sempre dare del nostro al brano
Ricordati ancora che ogni nota va gustata dall’inizio fino alla fine. Molti studenti sembrano perdere interesse per una nota appena suonata. In realtà questa deve essere goduta finchè non cessa di suonare. Un buon metodo, è quello di registrarsi, in questo modo imparerai a gustare quello che suonerai, poichè quando suoni hai talmente molte cose da tenere in considerazione che “ascoltarti” è forse l’ultimo dei tuoi pensieri.
Qui di seguito trovi il download di questo 20 studi di difficoltà del 2°-3° anno. Sono molto carini, e ti consiglio di iniziare a studiarne qualcuno, quello che ti piace di più:
Christian Salerno
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