Si parla sempre di spartiti di pianoforte, di note musicali, di valore, di tempo e di ritmo, ma quasi mai si parla di accordi, come se questi fossero degli argomenti tabù.
Eppure ruota tutto attorno a questi! Ogni composizione del periodo classico è stata creata sulla base di accordi (alcuni ritengono che anche già da Bach si potesse parlare di accordi).
Gli accordi creano la base sulla quale poterci creare sopra un qualsiasi tipo di melodia. Mozart, Beethoven, Chopin, conoscevano benissimo gli accordi, sapevano il ruolo di ognuno di questi, ed è solo con questa grandissima conoscenza dell’armonia che si è in grado di comporre opere così meravigliose.
Addirittura c’è qualcuno, come Chang, l’autore de “i fondamenti dello studio del pianoforte” che dubito della genialità di Mozart, riducendo il suo genio in un semplice insieme di regole e formule adottate.
Conoscere gli accordi è a mio avviso alla base di una buona comprensione dello spartito. In questo modo diverrà più semplice capire l’andamento del basso, l’andamento dell’accompagnamento, e sapremo già su questi che tipo di melodia e note potremmo aspettarci.
Un mio consiglio è quello che studiare una nuova partitura su di un tavolo, con calma. Andare subito al pianoforte e smanettare, magari sin da subito a mani unite, ha poco senso. Invece se si analizza lo spartito, si ha modo di comprenderlo ed eseguirlo meglio in fase di lettura.
Leggevo proprio l’altro giorno (non mi ricordo su quale libro perché ne leggo sempre 3-4 alla volta), che ci sono pianisti che per motivo di tempo, sono costretti a studiare solo quando sono in viaggio. Quindi mentre sono in aereo o in treno, aprono lo spartito e se lo studiano per due o tre ore e…non è tempo perso!! Anzi! Provaci, sarai sorpreso dai risultati quando poi andrai al pianoforte! 😉
Noi pianisti purtroppo non siamo come gli altri strumentisti (violinisti, flautisti, clarinettisti ecc..) che possiamo portare con noi il nostro strumento dietro. Perciò quando non ce lo abbiamo con noi, siamo costretti a studiare in un altro modo, che a mio parere non è meno efficace di una seduta di studio al pianoforte.
Ma torniamo a noi e ai nostri cari accordi. Dicevamo che bisogna iniziare a conoscerli e a studiarli. Il mio consiglio da fratello maggiore (anche se può essere che tu sia più piccolo di te) è iniziare a suonare brani di musica leggera in modo tale da prendere confidenza con gli accordi, con le sigle, con le abbreviazioni. Inizierai a ragionare così per gruppi di note e non per singole note, migliorando così notevolmente la tua lettura a prima vista.
Dove posso trovare tutti gli accordi per pianoforte?
Li ho messi a disposizione in questo Ebook oppure puoi trovarli tu stessi grazie a questa spiegazione. Un’altra soluzione può essere quella di acquistare degli album contenti canzoni con accordi e testi. All’inizio o alla fine di tali album, in genere, si trovano sempre delle tabelle con tutti o principali accordi esistenti per chitarra e pianoforte.
Qui di seguito un video che ti spiega in modo chiaro come poter ricavare un qualsiasi tipo di accordo maggiore o minore:
Se non ti è chiara questa spiegazione ti consiglio, se hai tempo, di dare un’occhiata a questi 13 video sull’accompagnamento pianistico che oltre a trattare di un argomento molto interessante, parlano anche di accordi, partendo proprio dalle basi.
Christian Salerno
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