Quando si parla di jazz e di accordi, parliamo sempre di accordi formati da almeno 4 note, raramente troviamo delle triadi. Troviamo quasi sempre degli accordi di settima dunque, ma non di rado troviamo alcuni di nona, undicesima e tredicesima.
Utilizzando accordi nona, undicesima e tredicesima, siamo in grado di arricchire anche i temi più banali, facendoli diventare qualcosa di molto carino ed orecchiabile. Prendiamo in considerazione il classico giro armonico di Jazz più famoso:
II – V – I
Questo classico giro può essere arricchito già aggiungendoci la settima per ogni accordo…
Ok, facciamo ora invece questa successione: Dm9, G13, C6/9, ed otteniamo…
E’ cambiato o no il significato? Sono, o non sono sempre gli stessi accordi? Quindi, morale della favola:
Delle semplici successioni di accordi, possono diventare qualcosa di più complesso, aggiungendoci semplicemente la nona, e rivoltando in maniera opportuno l’accordo.
Alla prossima! 😉
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