In questo articolo potrai approfondire diversi aspetti sulla tecnica pianistica che ti aiuteranno indubbiamente a superare le difficoltà al pianoforte, specialmente quelle legate ai passaggi più difficili di un brano.
Innanzitutto, come sicuramente saprai, lo studio pianistico deve essere assolutamente mirato.
Infatti, non importa il quantitativo di ore di studio giornaliero, bensì il raggiungimento degli obbiettivi durante la sessione di studio stessa. Di conseguenza, è importante mantenere sempre tutta la tenacia necessaria, senza mollare finché l’ostacolo non verrà superato definitivamente.
Come studiare pianoforte: le opinioni dei grandi pianisti per superare i passaggi più difficili
Per dare una risposta a questa domanda, può essere d’aiuto l’opinione di pianisti affermati e grandi didatti. Tuttavia, è importante anche avere degli esempi pratici, motivo per cui continuando con la lettura incontrerai sia il pensiero dei musicisti che un pratico esempio.
Infatti, per rispondere a tale quesito, le soluzioni possono essere diverse tra loro, ma la linea generale da seguire sarà sostanzialmente sempre la stessa e spesso anche la più vantaggiosa.
È fondamentale individuare e isolare tutte quelle note che appaiono difficili da eseguire.
Devi sapere che molto spesso, all’interno dei brani difficili da eseguire, i passaggi più tecnici realmente difficoltosi per un pianista sono numericamente ridotti, di conseguenza, una volta individuati, è fondamentale un attento e meticoloso approfondimento sulle motivazioni che rendono difficile un dato passaggio.
Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, la difficoltà è rappresentata da poche note ma di difficile esecuzione.
Ma vediamo ora quali sono le opinioni di Gardi, Chang e Casella riguardo a questo argomento.
Nino Gardi
Il pianista in questione ci consiglia quanto sia assolutamente utile aggiungere le note che precedono e che seguono un passaggio difficile durante lo studio frammentato. Infatti, l’aggiunta di tali note, seppur poche, permetterà di affrontare la sessione di studio in maniera decisamente più proficua, poiché saranno proprio queste ultime a garantire la formazione di un anello di congiunzione utile per legare il passaggio complesso con il resto del brano.
Chuan C. Chang
Secondo Chang, il segreto per apprendere quanto si sta studiando è quello di affrontare e ripetere piccole parti di una composizione. Infatti, con tutta probabilità questo trucchetto ti permetterà di risparmiare parecchie ore di studio.
Ciò è dovuto a diverse ragioni. Innanzitutto, all’interno di un passaggio difficoltoso composto da una decina di battute, le combinazioni di note che causano problemi sono poche, motivo per cui è necessario studiare solamente queste, senza ripetere l’intera sezione di volta in volta.
Inoltre, selezionare solo frammenti brevi ti darà modo di studiare e ripetere la medesima parte per moltissime volte nel giro di pochi minuti. Infine, più corto sarà il passaggio che sceglierai, più rapidamente potrai studiarlo senza assorbire effetti potenzialmente dannosi.
Alfredo Casella
- Casella, Alfredo (Autore)
Il noto pianista consigliava quanto fosse necessario sin da subito comprendere le motivazioni di una data difficoltà tecnica e sosteneva che, nella maggior parte dei casi, su una ventina di note soltanto cinque sono quelle veramente difficili da eseguire.
Motivo per cui ogni studente di musica dovrà analizzare ogni difficoltà sin dai primi approcci allo strumento, andando alla ricerca delle cause e sezionando il brano accuratamente al fine di apprenderlo accuratamente prima di ricomporlo.
Dall’approccio teorico a quello pratico
Se sei arrivato fino a questo punto, significa che hai intenzione di mettere in pratica i consigli che hai appena avuto modo di leggere.
Vediamo quindi un esempio più concreto, prendendo in analisi un celebre studio di Chopin: l’Op.10 n.1 in Do maggiore.
In questo caso, è stato scelto uno tra i molteplici arpeggi di difficile esecuzione che compongono questo studio. Infatti, nonostante gli arpeggi difficili all’interno di questo brano siano davvero tanti, scegliendone solamente uno avrai modo di vedere, un passo alla volta, come si affronta lo studio pianistico direttamente allo strumento.
Oltretutto, in questo modo saremo obbligati a focalizzarci interamente su un piccolo gruppo di note.
Quindi, presumendo che l’arpeggio più difficile sia quello discendente in Si maggiore settima, posto alla battuta numero 22, andiamo ad analizzare la giusta metodologia di studio, riutilizzabile per affrontare i tuoi brani preferiti.
Innanzitutto è fondamentale sottolineare come sia del tutto inutile ripetere l’intero pezzo per moltissime volte, poiché ciò non porterà ad alcun risultato, se non quello di sprecare un notevole quantitativo di tempo.
Al contrario, è importante portare tutta la concentrazione su quelle note che causano un’oggettiva difficoltà di esecuzione dell’arpeggio.
Ora, osservando attentamente il passaggio, è possibile notare come sia presente un intervallo di settima discendente, rappresentato dalle note La e Si, che a sua volta dovrà essere eseguito con la diteggiatura 2 – 1.
Questo dettaglio può essere un motivo di preoccupazione per gli esecutori, specialmente se con le mani piccole, poiché le ampie estensioni portano la mano ad assumere posizioni innaturali. Nonostante ciò, ogni pianista dovrà sempre mantenere il più possibile posizioni naturali, in modo da garantire il rilassamento delle dita durante ogni esecuzione e per scongiurare ulteriori problemi di natura organica.
Chiaramente, in questo caso particolare, assumere una posizione realmente comoda non è possibile, motivo per cui l’intervallo di settima minore rappresenta una difficoltà reale.
Inoltre, un’altra difficoltà tecnica è dovuta al fatto che subito dopo aver eseguito le precedentemente citate note La e Si, diteggiandole con 2 – 1, l’esecutore si ritroverà a dover richiudere la mano molto rapidamente per raggiungere la successiva nota, ovvero il Re#, con il quinto dito. Di conseguenza, la difficoltà successiva alla settima minore sarà rappresentata proprio da questa repentina chiusura della mano per proseguire con l’esecuzione.
È chiaro che sarà totalmente inutile, anche in questo caso, ripetere 50 volte tale passaggio senza aver capito le motivazioni delle difficoltà.
Risoluzione delle problematiche tecniche legate alla notazione difficile
Come suggerito da Casella, per risolvere le difficoltà dovrai sezionare il brano per ricomporlo solamente nel momento in cui sarai finalmente riuscito a correggere tutti i difetti.
Concentrati dunque a focalizzare la tua attenzione su tutte le parti che compongono il problema.
Ad esempio, tornando alla battuta 22 dello studio Op.10 N.1 di Chopin, è possibile affrontare l’arpeggio difficoltoso eseguendo le note Si, La e Si con la seguente diteggiatura, 3-2-1. Dunque è possibile tralasciare il Re# e sfruttare il terzo dito per mantenere stabile la mano.
Questo metodo può essere utilizzato per ogni brano che ti troverai ad affrontare lungo la tua carriera da studente di pianoforte.
Chiaramente serviranno moltissimi tentativi al fine di ottenere un risultato eccellente, ma studiando solamente le note che causano una difficoltà, avrai modo di risparmiare un quantitativo di tempo davvero notevole. Inoltre, noterai che le tue mani si abitueranno di volta in volta alle posizioni da studiare e osserverai in che modo le difficoltà scompariranno di conseguenza.
In conclusione, per superare con successo le difficoltà al pianoforte è fondamentale comprendere le problematiche che le causano, isolarle e studiarle separatamente con pazienza.
In questo modo potrai raggiungere più rapidamente i tuoi obbiettivi e ottenere grandi soddisfazioni ogni qualvolta ti ritroverai a concludere brani via via sempre più complessi.
Grande Christian come sempre ti dico che i tuoi consigli sono umili ma vanno dritti al punto ! Per me utilissimi . Grazie . Fabio
Un video molto bello, con consigli molto giusti ed utili!
GRANDISSIMO CHRISTIAN! 🙂
Ciao christian complimenti sei sempre molto chiaro e esaustivo nelle spiegazioni.
Volevo sapere quale sonata di clementi suoni nel video. Ciao
COME AL SOLITO BRAVO E CONCISO .GRAZIE
Grazie Antonio!
BUONASERA, perché non mi è arrivato il secondo video di solfeggio? Grazie di tutto comunque mi sei molto di aiuto.
PS. Ho ordinato il libro roba da pianisti da Mondadori spero arrivi presto.
Buona sera Raffaella! Hai provato a vedere nella casella dello “spam”? A volte arriva lì. Grazie per l’ordine di “Roba da pianisti” un caro saluto!
Salve da Domenico vorrei imparare a suonare la tastiera, mi puoi dare dei consigli:
1 quale tastiera per principiante comprare
2 Online quale corso mi consigli da seguire