“I ritmi del conservatorio sono frenetici”.
Questa fu la frase di avviso del mio insegnante non appena misi piede l’anno scorso in accademia.
Eppure ai primi giorni non mi sembrava così. Con 3 ore al giorno riuscivo tranquillamente a cavarmela ed andare a lezione abbondantemente preparato.
Ora, a distanza di un paio d’anni… penso che non ci sia frase più vera!!
Non dico che sono pazzi ma poco ci manca! Eheh. Ti faccio vedere il mio piano di studio settimanale, tutto quello che devo preparare in una sola settimana, tenendo in considerazione che purtroppo non posso dedicarmi completamente solo allo studio per via di altri impegni.
Pianoforte
Pianoforte è la materia principale. La reputo (ed è reputata) la più importante di tutte. Trascura tutte le altre materie ma non trascurare questa. Le altre materie valgono pochissimi crediti, l’esame di pianoforte ne vale una ventina!
Ecco cosa devo preparare per ogni settimana:
- 2 Studi di Chopin
- 1 Studio di Scriabin
- 1 Rapsodia ungherese di Liszt
- 1 Scherzo di Balakirev
- 1 Toccata e fuga di Bach
- 1 Sonata di Clementi
Ovviamente, scale e arpeggi a parte. Questo è il mio programma d’esame e ogni settimana devo sempre aver pronto a portata di mano ognuno di questi pezzi.
Duo Pianistico
Anche qui c’è da studiare, di meno…ma c’è da studiare. Si tratta delle 6 Epigrafi antiche di Debussy, molto carine ma complicate dal punto di vista interpretativo. E ..il tempo vola!
Musica da Camera
Caso mai non avessi abbastanza spartiti da studiare ho anche quelli per musica da camera. Sto preparando i 15 Liebeslieder-Walzer dell’Op 52 di Brahms.
Accompagnamento Pianistico
Qui arriva il bello. Qui di roba ce n’è tanta, ma davvero tanta!!
- 2 Arie e due recitativi dalle nozze di figaro
- 1 Aria da “La serva padrona” di Pergolesi
- Lieder di Schumann
- 5 Pezzi di Ravel
E’ davvero una batosta, inoltre devo ascoltarmi le nozze di figaro per imparare anche le parti cantate delle opere, ascoltare “La serva padrona” in varie versioni e commentare quale mi sia piaciuta di più.
Ear Training
Devo fare quotidianamente questi esercizi per tenere l’orecchio allenato e svilupparlo per cercare di poter analizzare un brano in profondità. Gli esercizi sono lunghi e complessi.
Armonia
Armonizzare un basso richiede anche due ore, è davvero un lavoraccio e imparare a memoria alcune regole è davvero un ottimo esercizio per la propria mente. C’è davvero tanta carne al fuoco!!
Storia della Musica
Se non bastasse c’è anche storia da studiare. Due bei volumoni dalle infinite pagine che ho letto e riletto più volte ma che faticano a restarmi in mente, dunque cos’ho fatto? Ho registrato un intero libro in formato audio e l’ho messo su di una chiavetta che mi ascolto in macchina ovunque io vada per avere anche uno studio a livello subconscio 🙂 .
Letteratura Pianistica
Ovviamente bisogna conoscere anche i nostri amati autori che hanno composto per tastiera, quindi da Bach fino a Beethoven (per questa annualità). Dunque ascoltare i loro brani non appena si ha un pizzico di tempo per imparare a riconoscerli, e l’esame prevederà anche questa prova.
Coro
Se proprio mi dovesse avanzare del tempo (cosa che non mi succede MAI), avrei anche coro da studiare. Studiare le parti del tenore dei nuovi brani assegnati settimanalmente dal Maestro.
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Capito com’è l’andazzo? Beh credo che non mi rimanga molto da dire ma piuttosto da andare a studiare!!
Ciao Christian, per l'idea che mi sono fatto della "riforma" (rovina?) del Conservatorio, il programma di studio, in relazione alla durata complessiva del corso, è folle.
Non tiene affatto conto dei necessari tempi di assimilazione, che peraltro variano individualmente, ed è contro il buon senso didattico e comune.
Sai che ti dico? che è un programma ideato appositamente per sfruttare gli studenti e costringerli a ripetere più anni di corso. Così, in termini economici, la resa è notevole, mentre il profitto per gli studenti subisce un colpo durissimo.
Si trattava solo di aggiornare i programmi, non di distruggere questa scuola in omaggio a criteri e a logiche mercantili.
Un caro saluto, Fabio.
Mi sento di condividere il commento di Fabio. Purtroppo più che alla qualità oggi si punta alla quantità allo scopo di rendere il conservatorio, al pari di ogni altra facoltà, un business.
Oggi ascoltando le parole di un pianista di vecchia data (non me ne voglia per il vecchia!) mi sono accorto di come lo studio al conservatorio sia profondamente cambiato perdendo quella caratteristica di "scuola di elite".
Con questo non voglio dire che si studia troppo. In passato studiare 7 ore al giorno era prassi comune nei conservatori. Ma è la qualità degli studi che è cambiata.
Detto questo, Torniamo a studiare… ma non facciamoci schiavi del tempo 😉
Carissimo Fabio… io penso che le tue idea non siano corrette… DI PIU'!!!!!!
Mi ricordo le parole del mio ex insegnante: "se c'era una cosa che non dovevano toccare era proprio il Conservatorio!!" Concordo anche sulla speculazione degli allievi fuori corso!
Come non concordare anche con te Jack… Hai assolutamente ragione, la qualità è cambiata e i professori di pianoforte, giustamente, richiedono la qualità di prima dall'allievo ma questa non è più possibile. Troppo poco tempo per studiare e tutti i giorni in conservatorio per seguire le lezioni, e chi si deve spostare tanto, come me, non è per niente facile stare al passo coi tempi..!
E io che mi lamento di una mezza pagina di brano.
ahahah 🙂 Dacci dentro! 🙂
Ciao Christian, come ti capisco! Anche io studio in Conservatorio, da un anno e mezzo circa, e sto seriamente pensando di lasciarlo perché davvero, il nuovo ordinamento è da manicomio. Ci si stressa soltanto e non si conclude nulla, tra il corso di strumento, di coro, di piano complementare, armonia, solfeggio, informatica e chi più ne ha più ne metta. Davvero un attentato alla salute fisica e mentale di noi studenti. Non tutti sono capaci di sostenere questi ritmi, persino i più tenaci crollano inesorabilmente. Se qualcuno che sta leggendo in questo momento sta pensando di iniziare il Conservatorio, consiglio vivamente di andare all'estero oppure di studiare da privatisti (a quanto ho capito è di nuovo possibile farlo).