Primo Giorno di Conservatorio!
E il primo giorno di conservatorio è andato!! Era totalmente differente di come me l’aspettavo! Nel mio immaginario c’era raffigurata una grande classe sommersa di alunni che ricevevano lezioni collettive.
Invece no! Le lezioni sono individualissime! Sei tuo, il tuo professore e il pianoforte a coda! Ma andiamo in ordine.
Sveglia alle 8.40 per essere in Conservatorio alle 10.00. Mamma mia che freddo che faceva questa mattina..! Mi alzo con grande fatica, mi vesto e non faccio colazione (che brutta abitudine!). Come un fulmine prendo l’autostrada e mi fiondo a 130 Km/h verso Como!
Alle 10.00 inoltre avevo l’appuntamento con Stefano, un mio amico che ho conosciuto agli esami d’ammissione. Ore 10.00 .. “bene sono arrivato! Ma… dove la metto l’auto?” 15 minuti in giro per como a cercare un cavolo di parcheggio! Fortunatamente trovo un autosilos di 11 piani, e trovo per fortuna un posto al decimo piano! Tariffa 1,50 all’ora …. cambiamo discorso 😀
Dato che mi ero praticamente smarrito, fermo chiunque per chiedere dove si trova il conservatorio. Fermo 10 passanti ma alla domanda :”Mi scusi, per il conservatorio?” – “mm… non le saprei dire guardi..” ma come?!?! Abitate qui e non sapete dov’è il conservatorio? Classico!
Così tiro fuori tutta l’astuzia che madre natura mi ha donato e dall’undicesimo passante decido di chiedere di Via Cadorna anziché del Conservatorio! ahahah
Un buon samaritano mi indica la strada, e sotto pioggia e una voglia matta di fare la mia prima lezione, mi ritrovo davanti al portone del conservatorio con Stefano che mi aspettava.
Chiediamo del nostro professore, e ci indirizzano aula 3 … saliamo le scale e sentiamo un pianoforte suonare .. sarà lui? No, era un’allieva.. il maestro ci fa accomodare, ma sin da subito ci insegna la prima regola: mai interrompere un’esecuzione! Si bussa alla porta quando c’è silenzio!
Assistiamo alla lezione della ragazza del Nono anno.. stava preparando la sonata n.31 di Beethoven con l’ultimo tempo che è micidiale!!! Veramente brava! Intanto entrano nell’aula altri due ragazzi che sono sempre allievi del nostro maestro. Una ragazza ha appena fatto il quinto come me, e un altro deve andare all’ottavo (sono tutti del vecchio ordinamento).
Finisce poi la lezione con la ragazza del nono anno e il prof fa una piccola pausa, esce dall’aula e va in segreteria. C’era un gran silenzio in aula ma con qualche battuta rompo il ghiaccio, conosco un po’ i ragazzi e mi avvicino allo Stainway mezza coda.. Suono il mio ultimo brano del Cd..le prime note. Poi improvviso qualcosa di Jazz e una ragazza mi bisbiglia da dietro: “ma che roba è questa?” Ahah sapevo che li avrei incuriositi! Dal Jazz passo Al Blues, e allora lì il mio amico Stefano prende coraggio e mi fa vedere qualche “chiusura di Blues” che io non conoscevo! Ed io: “ma anche tu te ne intendi un po’ di blues?” – “Eh, qualcosina..” Che bello! Ahah gli esterni sono sempre un po’ più pazzi degli interni! 🙂
Finisco così di suonare e rientra il prof…giusto in tempo! eheh Il prof chiama subito Stefano per fargli sentire qualcosa.. Suona Al chiaro di Luna, 3 preludi di Gershwin e un altro pezzo che non mi ricordo. Dopodiché il prof mi chiede se gli posso suonare io qualcosa. Così gli suono l’improvviso di Schubert, lo studio di Chopin e un tempo della Suite Inglese in Lam di Bach.
Il professore si è fatto un’idea di noi e ci ha subito consigliato l’acquisto di alcuni libri che dovremo poi portare per la prossima lezione, tra cui l’Opera 740 di Czerny “L’arte di rendere agili le dita” … bellissimo! Ho già quasi finito il terzo esercizio che gli dovrò presentare venerdì! Speriamo di far bella figura!
Insomma, il prof ha capito che con noi si può lavorare, abbiamo delle buone basi ma dobbiamo cambiare un po’ alcune impostazioni, ma soprattutto abbiamo tanta potenza ma poco controllo! La potenza è nulla senza il controllo! ahahah Perciò sarà più un lavoro di sviluppo della precisione che di sviluppo della tecnica.
Dopo queste lezioni il prof ci ha dato alcune chicche… quanto vorrei scriverle in questo articolo!!! Ma per rispetto suo non lo farò, ed ora ti spiego anche il perché.
Il professore è una bellissima persona: umile, gentile, simpatica e molto intelligente. Spiega le cose con estrema fluidità e chiarezza.. accompagna sempre il tutto con mille esempi, ha un’esperienza d’insegnamento grandissima (da quello che ho notato).
Tuttavia c’è una cosa che non condivido. Dopo averci detto quelle cose interessantissime per quanto riguarda il superamento della paura del pubblico (lui tiene anche corsi su questi argomenti), ci ha pregati di non far uscire una sola parola di tutto ciò al di fuori di quella classe. Lui ci tiene molto al fatto che solo i suoi alunni sappiano queste cose.
Mmm.. se io fossi in lui… condividerei queste immense conoscenze per poter aiutare moltissimi altri pianisti!! Tuttavia se vuoi avere la “marcia in più”, è meglio che queste cose te le tieni per te, però… se ragionassimo tutti così! In ogni modo ho il massimo rispetto per la decisione del prof.
Ora vado a riposare che domani mi aspetta una grande giornata di studio poiché venerdì avrò dei pezzi impegnativi da presentare a lezione! 🙂
Christian Salerno
Ciao! Perchè sei andato al conservatorio di Como e non a quello di Milano?
Per comodità! 😉
Conservatorio?! WOW! Spero che, nonostante il sacrosanto rispetto verso i tuoi professori (con i quali però io non condivido questa visione "chiusa" della conoscenza) qualche buon consiglio dei tuoi riuscirai comunque a formularli, senza ledere a nessuno.
In ogni caso, buono studio!
Grazie Bruno! Certamente, spero di scrivere cose molto interessanti senza far torto a nessuno! 😉
Christian
Ciao! Un'informazione approssimativa, quanto costa il triennio a Como? (Da interno)
Ambra
A ke anno sei christian?