Migliorare l’Autostima col Pianoforte - Christian Salerno
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Migliorare l’Autostima col Pianoforte

Fare musica, attraverso qualsiasi strumento è una forma di narrazione di sé.
 
Oltre che avere la possibilità di lavorare con l’immaginazione, i bambini possono costruire una propria identità che è poi lo scopo di ogni sistema educativo (Jerome Bruner 1997 La cultura dell’educazione, Feltrinelli p.52).

Un altro fenomeno che è capace di sviluppare il pianoforte è la possibilità di migliorare la propria autostima.

L’autostima nasce dalla nostra percezione di quello in cui crediamo (o speriamo) capaci, e di quello che temiamo non sia alla nostra portata”. (Ibid, p.50)

Lo strumento, nel nostro caso il pianoforte, è un’ottima palestra pere la costruzione dell’autostima in quanto ci permette di metterci in gioco e sperimentare continuamente i nostri limiti.

Lo studio, l’eseguire in pubblico, il mettersi sotto il proprio giudizio e quello altrui sono tutte occasioni in più per mettersi alla prova, affrontare delle difficoltà e gestire emotivamente i risultati, sia migliori che peggiori.

Si tratta di lezioni di vita che può darci il pianoforte. Nella mia modestissima esperienza di insegnante, ho visto bambini lasciarsi pervadere dalla gioia di una buon’esecuzione e dagli applausi del pubblico a tal punto da credere di essere già arrivati.

Viceversa ne ho visti altri invece che continuano tutt’oggi a portarsi sulle proprie spalle il peso di un’esecuzione che non è stata delle migliori. Non si può dare sempre il 100%!

L’idea del successo e del fallimento non sono idee assolute ma sono molto soggettive, variano da persona a persona e da cultura a cultura.

Non esiste un fallimento assoluto. Se un bambino decide di studiare il pianoforte come se fosse un passa tempo, un modo per vivere dei momenti di intimità con lo strumento o semplicemente per giocare, non significa che questo bambino è un fallimento solo perché non ha raggiunto lo stesso livello tecnico di un altro bambino della sua età.

Anche i bambini hanno degli obiettivi. se un bambino si prefigge di investire la maggior parte delle proprie energie al pianoforte perché intende diventare un grande pianista allora avrà dei risultati tecnici molto prima rispetto al bambino visto nell’esempio precedente, ma ciò non significa che il primo bambino sia inferiore rispetto al secondo!!

Sono due obiettivi differenti:

  • il primo vuole suonare per divertimento
  • il secondo per intraprendere una futura carriera concertistica
Se entrambi raggiungono i loro obiettivi allora il successo sarà raggiunto da entrambi i bambini.

Christian

Sono un pianista a tempo pieno, laureato a pieni voti al Conservatorio "G.Puccini" di Gallarate. Adoro condividere le mie esperienze musicali sul web con articoli e video. Insegno pianoforte a coloro che intendono cominciare questa fantastica avventura.

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