La Pazienza di Studiare
Non tutto si può avere tutto e subito. Ci sono delle condizioni per le quali bisogna aspettare del tempo prima di poter aver un riscontro effettivo e lo studio del pianoforte è una di queste situazioni.
E’ proprio il caso di dire che la pazienza è la virtù dei forti:
Non sapere che cosa accadrà e quale sarà il risultato di un nostro lavoro può crearci ansia e molti dubbi. E’ fondamentale per noi ricevere un Feedback immediato dalle situazioni, ma non purtroppo è sempre così immediato.
Bisogna imparare ad avere pazienza nello studio, e ancora di più nello studio del Pianoforte.
Preparare un esame di pianoforte non è come fare una verifica a scuola dove studio due giorni prima e riesco a prendere anche 8. Preparare un esame di pianoforte significa sacrificare un anno intero, e non a caso l’esame di Pianoforte principale vale in conservatorio la bellezza di 21 Crediti.
Sì, 21!!!!
E’ importante riuscire a modulare i propri tempi con quelli altrui, con le situazioni nelle quali ci immergiamo.
Essere pazienti è un pregio, un grande pregio ma molto “silenzioso”. Non è una di quelle virtù che vengono considerate eroiche come l’altruismo o l’ottimismo, ma è una virtù che poco viene presa in considerazione ma chi ce l’ha ha in mano la propria vita!
Studiare un brano complesso ricco di note, ottave con dentro la terza e la sesta, alterazioni e doppie alterazioni ovunque, dove solo a vedere lo spartito ci spaventiamo richiede molta pazienza!
Non credere che i grandi pianisti siano riusciti ad eseguire quel pezzo così sin dalla prima volta, ma ci sono stati alle spalle giorni e giorni di studio intenso, anche e soprattutto studiando a velocità ridottissime.
Ma…chi non ha pazienza non può cimentarsi in questi brano?
Falso. Esistono delle attività in grado di sviluppare il proprio grado di pazienza ed una di queste è assolutamente la Pesca.
La psicologa Elisabetta Rotriquenz ha elencato anche il disegno, la pittura, lo studio della musica (per chi già non lo facesse), facendo puzzle, rompicapo e modellismo.
E’ possibile anche aumentare la propria pazienza adottando una predisposizione mentale:
- Non intestardirsi tropo verso un obiettivo che ora è impossibile raggiungere.
- Non esagerare nel riuscire a portare a fine giornata tutte le attività che si erano prefissate.
- Datti un seconda chance quando non riesci nella prima.
E tu, ne hai di pazienza?
Aria di Mozart, la mattina dopo, è andata benissimo e ora sto puntando sul fare bene anche Amazing Grace (sono qui un po’ veloce), e altri, così nello “spolverare” quando ricomincia la scuola, avrà meno fatica, visto l’ultima volta alla fine dell’anno, non era andata molto bene.