Ti ricordi quando da piccolo guardavi la vita con stupore e timore?
Tutto sembrava così misterioso e affascinante, e anche la cosa più piccola era eccitante: un sasso da una forma particolare, un ramo di un albero che si dirama in un certo modo, un quadrifoglio, la brina del mattino sull’erba.
C’erano tantissime cose magiche e tantissimi misteri, uno tra questi era Babbo Natale. Com’è possibile che in un’unica notte questo signore riuscisse ad accontentare tutti e senza mai dimenticarsi di noi??!
Com’è possibile che riuscisse ad entrare in casa mia senza mai farsi sentire? Com’è possibile che se ne andasse in giro con delle renne volanti?
Tutto era magico e tutto sembrava avesse avere vita propria. Il pallone da calcio era il nostro migliore amico, il giardino di casa era popolato da presenze misteriose, i giocattoli riuscivano a trasportarci in un mondo surreale e i sogni si realizzavano.
Vivevamo in un mondo che ogni giorno ci apriva prospettive nuove, ogni giorno era un nuovo giorno ed ogni giorno sembrava un miracolo. Era un mondo incantato, ed è ancora un mondo incantato quello dei bambini.
Poi diventi adulto e ti dicono che non bisogna sognare, che la realtà è diversa, ti dicono che non esiste Babbo Natale né tanto meno il topolino che ti prende il dentino caduto la notte. Ti dicono che bisogna stare coi piedi per terra… ma cosa significa?!?
Cosa c’è di male nel sognare una cosa che al momento sembra irrealizzabile? Cosa c’è di male nel viaggiare con l’immaginazione? Cosa c’è di male nel restare ancora un po’ bambini?
Una frase che viene presa come insulto per un adulto è: “sei ancora un bambino” oppure “i bambini ragionano così” o ancora “i bambini credono in queste cose“. Le volte in cui è stata detta a me una frase del genere non me la sono mai presa, anzi..è un complimento!!
Vogliamo tutti fingere di essere uomini forti, adulti, che non hanno paura di nulla e che non hanno bisogno di nessuno, ma appena si presenta l’opportunità di diventare un po’ bambini, lo facciamo subito senza pensarci su due volte.
Perché secondo te gli adulti amano essere circondati dai bambini? Perché così facendo tornano ad esserlo un po’ anche loro. Tutta quella vitalità, tutte quelle speranze tutti quei sogni ancora accesi.
Ripeto sempre che non bisogna vedere per credere, ma credere per vedere. Chi crede in determinate cose le vede.
C’è una frase dello scrittore Roald Dahl che mi ha sempre colpito:
“Chi non crede nella magia è destinato a non incontrarla mai.”
Chi sogna di poter ottenere qualcosa è molto più vicino ad averla rispetto chi ragiona coi piedi per terra consapevole di non poterla avere mai.
Arrivare ad ascoltare un brano per pianoforte ed innamorarsene profondamente sognando un giorno di poterlo suonare è il modo migliore e più veloce per arrivare davvero a suonarlo.
Non dobbiamo mettere freni alla nostra immaginazione, creatività e potenzialità. Chiunque può fare qualsiasi cosa, un po’ come quando da bambino credevi di fare il poliziotto piuttosto che il dottore.
Non ci sono limiti se noi non li mettiamo. Non ci sono problemi se noi non le creiamo.
Suonare il pianoforte è così bello perché può portarci in un’altra dimensione, una dimensione sonora che è strettamente collegata alla sfera creativa e dell’immaginazione. Un interprete non è altro una persona che lavora di immaginazione.
Un brano di Bach può catapultarci nel 1600, possiamo essere in un salottino della borghesia, notare le raffinatezze architettoniche e sentire l’odore degli affreschi. Possiamo trovarci oppure in chiesa, durante un’esecuzione di un corale interpretato divinamente.
La musica ci permette di evadere e di immaginare, cosa che oggi non facciamo quasi più. Ecco perché è bella la musica ecco perché è bello suonare.
Bravo christian! La magia non si puo' spiegare a parole, ma le parole evocano la magia che uno prova dentro di se'
Per me le mani sulla tastiera sono magiche, le ho sempre percepite cosi' fin da bambina 🙂
Chry sei fantastico!
bravo chistian; proprio così: la musica è cibo per la mente. e ci aiuta ad essere migliori
Talmente bello quello che dici che l'ho trasportato sul mio facebook:
https://www.facebook.com/pages/Italian-Guitar-Ensemble/225945514131635
complimenti!
Suono la chitarra classica , ma quello che dici è interessante.
Grazie da Domenico Carella
p.s. per lo studio della partitura che sistema usi?
cominciando dal solfeggio allo studio a memoria , quali sono le tappe tue di studio per arrivare un' ottima esecuzione in pubblico?
@Anonimo: Grazie mille per aver lasciato il tuo commento e per compreso a pieno quello che intendevo dire!
@Elisa Lecce: Grazie infinite!!
@Gianluca Magnani: parole sante. Ci aiuta ad essere migliori…!
@Anonimo: grazie mille! ho appena visto la condivisione!! Ti risponderò con un video! 😉
…è tutto vero quello che dici…ma alla mia età (63) arrivare alla tua bravura resterà purtroppo un sogno…complimenti CRISTIAN!
Grazie infinite, felicissimo di sapere che approvi il mio pensiero!! 🙂