Il pianoforte, insieme alla chitarra è sicuramente lo strumento musicale più famoso e più amato dagli aspiranti musicisti. Oltretutto, fatta eccezione per la portabilità, il piano è anche estremamente versatile poiché potrà essere suonato da soli, a quattro mani, o in accompagnamento a molti altri strumenti.
Sono moltissimi gli studenti che coltivano il desiderio di diventare pianisti affermati, ma acquisire la completa padronanza della tastiera richiede un grandissimo impegno, costanza e davvero molto tempo.
- Salerno, Christian (Autore)
Fortunatamente, al giorno d’oggi, muovere i primi passi sul pianoforte è diventato decisamente più semplice grazie all’ampia scelta di esercizi appositamente studiati e utilissimi per ottenere i primi progressi concreti con poche lezioni.
Chiaramente, non bisogna dimenticare che saranno comunque necessarie molte ore di studio casalingo da passare davanti al proprio pianoforte, acustico o digitale che sia.
Tuttavia, in questo articolo scoprirai che cosa significa veramente suonare il pianoforte, ma anche quali sono i primi passi da muovere per iniziare a suonarlo in breve tempo.
Inoltre, avrai a disposizione un’infarinatura generale su quali sono gli esercizi utili per cimentarti quanto prima in questa vera e propria arte.
Suonare il pianoforte: il ruolo essenziale delle dita e della destrezza
La prima elementare nozione per iniziare a suonare questo meraviglioso strumento musicale è legato alla funzione legata alle mani.
Infatti, sicuramente saprai che, nella maggior parte dei casi, la mano destra si occuperà dell’esecuzione della melodia mentre la sinistra sarà destinata all’accompagnamento e alla realizzazione dell’armonia di un brano.
Più semplicemente, la destra suonerà la parte melodica, la sinistra eseguirà gli accordi.
Chiaramente, stiamo parlando si una situazione estremamente basilare, tipica del repertorio e degli esercizi destinati ai principianti o agli autodidatti.
Per tanto, proseguendo con gli studi pianistici, ti ritroverai ad affrontare partiture sempre più complicate e scoprirai come i brani più celebri e difficili alternino spesso i ruoli delle due mani poiché le varie composizioni non adotteranno sempre una struttura lineare ed egualmente ripartita.
In queste situazioni, le tue mani si incroceranno, sovrapporranno e alterneranno dando vita a melodie molto estese e complesse. Quindi, la mano destra in alcuni momenti “accompagnerà” la sinistra e viceversa.
In sostanza, la suddetta descrizione semplicistica del pianismo risulterà adatta principalmente a chi è agli inizi. Diversamente, conoscerai già la complessità di questo strumento, ma anche le sue infinite potenzialità.
Meglio esercitarsi con la mano destra o con la sinistra?
Ora scoprirai che alcuni luoghi comuni, almeno parzialmente, risultano veritieri.
Infatti, iniziare a esercitarsi utilizzando per prima la mano destra ha il suo significato poiché sarà la mano che si occuperà della melodia. Chiaramente, per eseguire al meglio il brano, la mano sinistra sarà assolutamente indispensabile.
- Salerno, Christian (Autore)
È chiaro che per moltissimi pianisti autodidatti, soprattutto all’inizio, risulterà molto semplice dedicare gran parte della concentrazione e del tempo all’esecuzione della melodia.
Tuttavia, per altri, risulterà molto più importante conoscere prima di tutto gli accordi da eseguire in accompagnamento.
Ovviamente, ogni aspirante musicista sarà libero di individuare un proprio metodo di apprendimento ma, in ogni caso, la mano sinistra sarà sempre indispensabile per suonare il pianoforte, motivo per cui dovrà essere esercitata anch’essa in modo altrettanto mirato.
A tal proposito, gli esercizi di pianoforte, nonostante siano molto differenti gli uni dagli altri, sono tutti concordi nel puntare sullo sviluppo dell’agilità e della destrezza.
Oltretutto, oggi sussiste la preziosissima possibilità di confronto tra i diversi e numerosissimi metodi. In questo modo, tu stesso potrai scegliere quello più adatto a te.
Diversamente, chiedendo al tuo maestro, otterrai comunque tutte le risposte che ti servono per avvicinarti all’obiettivo di diventare pianista professionista (scopri in questo articolo “Come diventare bravi al pianoforte”).
In ogni caso, sappi che è impossibile trovare un giovamento a 360 gradi da un singolo metodo e da un unico volume di esercizi.
Acquisire l’indipendenza delle due mani significa, soprattutto per i principianti, suonare anche con la mano sinistra, ma in che modo?
Prima di tutto, è fondamentale iniziare da subito a esercitarsi, preferibilmente sotto la guida di un insegnante.
Dopodiché, potrai cominciare a utilizzare entrambe le mani in modo molto graduale, studiando sempre a mani separate.
Esercizi di agilità: la loro importanza anche da principianti
Se sei un pianista alle prime armi e desideri migliorare il tuo bagaglio tecnico, prima eseguendo le medesime note mantenendo lo stesso tempo con la mano destra e con la mano sinistra separatamente, poi suonando la stessa melodia all’unisono utilizzando entrambe le mani.
Il passaggio che dovrai affrontare successivamente sarà quello di procurarti, o farti consigliare dal tuo insegnante, una semplice partitura in cui la mano sinistra esegue note differenti rispetto alla destra.
Chiaramente, anche durante questo passaggio obbligato del percorso di studi musicali, dovrai sempre iniziare a esercitarti a mani separate.
- Salerno, Christian (Autore)
Quindi, evita assolutamente di avere fretta e di unirle troppo precocemente poiché il rischio è quello di imparare male il brano e doverlo successivamente sistemare impiegando molto tempo e fatica per eliminare le cattive abitudini acquisite.
Così facendo, noterai tu stesso come lo studio a mani separate ti faciliterà il successivo compito di unione, scoprendo come tutto risulterà più decisamente più semplice e, in alcuni casi, quasi automatico.
Tuttavia, studiando con costanza e dedizione arriverai a un livello tale per cui potrai cimentarti nella lettura di una partitura eseguendola direttamente a mani unite.
Di conseguenza, con un po’ di impegno avrai modo di studiare i tuoi brani preferiti in un minor tempo.
Ovviamente, la scelta degli spartiti dovrà sempre essere misurata in base alle tue capacità. Ricordati di cominciare sempre da quelli più semplici prima di arrivare a composizioni tecnicamente più complesse e articolate.
In ogni caso, sappi che se stai ancora muovendo i primi passi sulla tastiera, potrebbe esserti necessario circa un annetto per acquisire una certa agilità, quindi non ti scoraggiare e mantieni alta la motivazione.
Infine, ricordati che dedicare una parte del tuo tempo a esercizi tecnici dedicati potrà portarti all’ottenimento di risultati davvero incredibili e che tu stesso potrai apprezzare nel momento in cui dall’esercizio passerai a un vero e proprio brano musicale.
Studiare pianoforte: il ruolo essenziale dell’insegnante e delle scale musicali
Iniziare a studiare gli accordi e le scale è sicuramente un ottimo metodo per esercitarsi a individuare il tasto corrispondente a ogni nota riportata su una partitura per pianoforte, ma anche a prendere confidenza con la chiave di violino e di basso.
A tal proposito, sappi che molti insegnanti di musica ti proporranno la scala di Do maggiore per iniziare questo percorso.
Questo perché è l’unica composta da soli tasti bianchi.
Tuttavia, per completezza, ti comunico che la più semplice a livello digitale, nonché la più comoda per l’intera mano, sarà rappresentata da quella di Si maggiore, comprendente ben 5 tasti neri.
- Salerno, Christian (Autore)
Comunque, dopo aver assimilato la prima scala, gradualmente potrai iniziare ad affrontare anche quelle più complesse.
Infatti, all’inizio, la cosa più importante sarà familiarizzare con la tastiera e con lo strumento in generale poiché sarà fondamentale saper individuare ogni tasto richiesto dagli spartiti.
Il trucco è in realtà molto semplice, per progredire e diventare bravi pianisti è necessario esercitarsi e commettere errori, ma perseverando riuscirai a scorgere i primi progressi.
In conclusione possiamo quindi affermare come per raggiungere un ottimo risultato musicale siano necessarie molte ore di studio e tanta costanza, ma anche lo studio di esercizi mirati e la guida di un bravo insegnante di musica.
Infatti, con la giusta guida il tuo percorso risulterà decisamente meno faticoso e potrai anche trovare la risposta a ogni dubbio legato a questo straordinario strumento chiamato pianoforte.
Christian Salerno
Christian Salerno
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